A.G. Fadini
Sotheby’s e “Glitch”. Senza donne l’asta non si fa.

Mentre il mondo scorre e il genere umano fornisce milioni e milioni di vicende e fatti drammatici e no, Sotheby’s organizza e svolge le sue aste di opere d’arte a beneficio di collezionisti e speculatori.

Il 24 marzo era prevista una bella asta digitale per vendere opere NFT (immagini “marcate” univocamente, tipo bitcoin) create da artisti “digitali”, nel senso di esseri umani che creano foto, piccoli video o immagini al computer e le mettono in vendita.
Nello specifico si trattava di “Glitch-Art”.
Cos’è la “Glitch-Art”?
Avete presente quando i televisori di una volta avevano problemi e si vedevano strisce o altre forme? (glitch vuol dire guasto, anomalia). O quando una tivù sta per rompersi e l’immagine è sdoppiata o difettosa?
La “Glitch-art” è una forma di arte digitale che comporta la creazione intenzionale di immagini di errori e altre imperfezioni nei media digitali.
In sintesi, rompete apposta la vostra TV e ricavatene delle immagini: siete un artista “Glitch”.
Uno di questi artisti, Patrick Amadon, che aveva delle sue opere in vendita, ha deciso di ritirarle e ha avvisato Sotheby’s che lui non sarebbe stato della partita.
Disaccordi commerciali? Protesta per il sistema NFT che contribuisce all’inquinamento del pianeta? Ripensamento creativo? Pervenuta sfiducia in questa nuova trovata tecnologica?
Nulla di tutto questo.
Semplicemente, Patrick si è accorto che tutte le opere messe all’asta erano frutto di artisti maschi. E le femmine? E le pari opportunità?
Non volendo partecipare a un’asta dai connotati talebani, Patrick Amadon ha ritirato le sue opere.
Sotheby’s ha prontamente raccolto il messaggio, e la pubblicità gratuita che la “news” ha prodotto, e ha sospeso l’asta.
Non ci sono notizie di come Sotheby’s stia provvedendo al riequilibrio delle “quote rosa” e, soprattutto, se ci siano “Glitch” artiste che vogliono partecipare all’asta.
Nell’attesa, vi offro una galleria di opere di artiste e di Patrick Amadon, che ha avuto questa attenzione verso l’altra metà del cielo ... “glitch”.
Andrea Giuseppe Fadini